Si può leggere un libro e non riuscire a trattenere le lacrime?
Se il libro è “Una volta sola” di Mario Calabresi sì, perché le storie di vita raccontate dal giornalista milanese arrivano a toccare, con delicatezza, le corde del cuore e dell’anima.
Vi capiterà di trovarvi con i lucciconi agli occhi leggendo la storia di Rachele, una giovane mamma scomparsa troppo presto; vi emozionerete davanti all’amore immenso di due anziani innamorati da una vita, vi arrabbierete per le ingiustizie subite da Claudia, vittima di un amore malato e criminale.
Ripenserete ai professori che vi hanno lasciato quel “qualcosa in più” durante gli studi, vi verrà la pelle d’oca leggendo la storia di Sami, deportato nei campi di sterminio nazisti in cui ha perso tutta la sua famiglia, guarderete con occhi nuovi i migranti che faticosamente approdano sulle coste della nostra penisola scoprendo, riga dopo riga, il duro e angosciante percorso fatto da Alì per arrivare nel nostro Paese e imparerete, infine, a dare più valore anche a un semplice ghiacciolo alla menta grazie alle parole di Laura.
Insomma, leggerete tante storie di vita differenti, ma con unico denominatore comune, quello di voler “mordere la vita”.
In “Una volta sola” Mario Calabresi racconta, con la sua solita maestria, le storie di tante persone comuni che nella vita si sono ritrovate ad affrontare scelte e sfide che non avrebbero mai immaginato, problemi di salute che hanno cambiato per sempre le loro esistenze.
I protagonisti delle storie sono persone che, nonostante tutto, non si sono arrese e hanno deciso di guardare al futuro e vivere la vita al massimo delle loro possibilità.
Certi passaggi di questo libro risulteranno essere un vero pugno nello stomaco, ma sarà utile a ricordarci che la vita è una sola e va vissuta al meglio.
📖 Una volta sola
✒️ Mario Calabresi
📚 Mondadori