“Un millimetro di meraviglia” è il secondo romanzo di Manuel Bova ed è il libro che non ti aspetti. Perché Manuel ha abituato i suoi lettori a storie in genere più leggere, scanzonate. E invece questo libro, pur mantenendo toni leggeri, porta il lettore a riflettere su tanti temi attuali e importanti, dove le donne sono al centro. Ma non è un libro solo per le donne, te lo dico subito!
Di cosa parla “Un millimetro di meraviglia”
Protagonista del romanzo è Nina, una giovane donna che vive nell’appartamento sotto Manuel a Genova. Nina è una prestigiatrice e lavora come animatrice alle feste per bambini, anche se la cosa non la soddisfa particolarmente. Ha un fidanzato che la lascia di punto in bianco per paura di impegnarsi e la capacità di incasinarsi la vita da sola. Ha un’amica fidata e un “gruppo di sostegno” composta tra tre arzilli vecchietti, che ogni settimana va a trovare in casa di riposo. Ha una famiglia incasinata, che fatica a comprendere e gestire.
Alla storia e alla voce di Nina pian piano se ne affiancano altre due.
La prima è quella di un uomo anziano, che scrive un diario in cui chiede scusa alla figlia per averle causato tanti dolori e che vive nella speranza del suo perdono.
La seconda è quella di un assassino, un uomo che ha ucciso una donna incontrata in un bar e che, pian piano, si convince di essere lui la vittima della situazione.
Ci vuole tempo per capire gli intrecci e i collegamenti tra i vari personaggi, nel frattempo sono certa che resterai incollato alle pagine di questo romanzo perché, soprattutto se sei una donna, sono sicura che pian piano anche tu inizierai ad immedesimarti in Nina.
Perché leggere il secondo romanzo di Manuel Bova
Nina è anche Francesca, Carlotta, Teresa… Nina potremmo essere noi.
Leggendo queste pagine mi sono trovata più volte a ripetermi “anch’io mi sono sentita così”, “anch’io ho avuto quella paura”, “poteva succedere anche a me”.
E credo che lo stesso accada alla maggior parte delle donne che leggono questo libro, perché credo che ad ogni donna, purtroppo, sia capitato almeno una volta nella vita di non sentirsi al sicuro passeggiando per un vicolo buio. E a molte è tristemente capitato di aver paura di un uomo cui erano legate da un rapporto di amore o amicizia…
Così come credo che molte siano andate in crisi davanti all’idea di diventare madri, perché è inutile che ci raccontiamo la favoletta che “diventare madre è il sogno di ogni donna e quando accade è il momento più bello della sua vita”. Dobbiamo imparare ad accettare che non tutte nutrono questo desiderio e che non tutte si sentono pronte per un passo così importante.
Gli uomini potrebbero invece immedesimarsi in Rossano, il fidanzato fuggiasco di Nina, e nella sua paura di impegnarsi, o in Manuel che prende la vita così come viene. E lo stesso vale per altri personaggi maschili che non voglio spoilerarvi ora…
Dello stesso autore: “Al mare non importa“
È un libro solo per donne?
Assolutamente no. Come detto, “Un millimetro di meraviglia” non è assolutamente un libro solo per le donne, anzi.
Certo, è più probabile che una donna in certi momenti abbia la sensazione di vedere sé stessa, o una parte di sé, riflessa allo specchio.
Ma questo è un libro che parla anche agli uomini e che, secondo me, può aiutarli a comprendere meglio una madre, una sorella, una moglie, una figlia, un’amica… quando parlano di certe paure e di certi sentimenti.
Può anche far comprendere loro qualcosa in più di loro stessi e dei loro sentimenti.
Ma soprattutto, “Un millimetro di meraviglia” è un libro che, con la giusta dose di leggerezza, parla a tutti di diversi aspetti della vita che troppe volte non teniamo molto in considerazione: parla di anziani, di famiglia, di fragilità, di “diversità”…
“Un millimetro di meraviglia” è un libro che parla di noi e che ti consiglio assolutamente di leggere.
📖 Un millimetro di meraviglia
✒️ Manuel Bova
📚 Sperling & Kupfer