Tra inaspettati ricordi e buon cibo
Arrivo a Lecce dopo nove ore di treno e ho una gran fame. Peccato solo che sia la mia prima volta in città, quindi non ho idee su dove andare a cena.
Chiedo quindi consiglio a Domenico, il mio ospite nonché proprietario della Dimi House, e lui prontamente mi suggerisce due ristoranti vicino al bed and breakfast
La mia scelta, non so dirvi perché, ricade su “Dall’Antiquario”.
Mi basta aprire la porta del locale per capire che non potevo fare scelta migliore per la mia prima cena in Puglia.
È come se dentro di me avessi sentito uno strano richiamo, quello con il mio passato per guardare al futuro.
Appese alle pareti e sui mobili del locale ci sono diverse biciclette d’epoca che mi fanno immediatamente pensare al Santuario della Madonna del Ghisallo (situato in provincia di Como, a ben più di 1.000 km di distanza) e, naturalmente, al mio nonno ciclista.
E già questo direi che è un bel primo colpo al cuore.
Il secondo arriva quando Gianni mi accompagna al tavolo: mi siedo, mi guardo attorno e mi rendo subito conto che, sulla parete accanto a me, ci sono le scritte lasciate da alcuni avventori. Poco sopra trova spazio un piccolo batik raffigurante la tipica “mami” cubana. Quasi mi commuovo rendendomi conto che è davvero molto simile a quello che ho portato a casa da Cuba, il mio ultimo viaggio di capodanno prima dello scoppio della pandemia.
E quelle scritte mi ricordano la sera in cui io i miei compagni di viaggio dell’epoca abbiamo lasciato il nostro messaggio sul muro di una casa particolare (così vengono chiamati i tradizionali B&B cubai) in cui abbiamo cenato.
È come se il Capodanno passato voglia passare il testimone al Capodanno futuro. Sembra proprio che questo locale voglia dirmi “non dimenticare il passato, ma guarda dritta al futuro portandotelo nel cuore”.
Gianni, il simpatico proprietario, forse vede che sono un po’ sovrappensiero e mi chiede se va tutto bene, se può consigliarmi qualcosa da mangiare e io accetto molto volentieri.
Anzi, mi affido completamente a lui e così mi ritrovo a mangiare un ottimo piatto di verdurine gratinate con noci e a seguire Ciciri e tria, ovvero pasta di semola di grano duro con ceci, olio EVO e sopra della pasta fritta. Per finire Gianni mi fa assaggiare un dolce alle mandorle ricoperte di cioccolato fondente.
In sintesi: una cenetta davvero eccellente!
Tra una portata e l’altra io e il mio ospite facciamo due chiacchiere.
Scopro così che, oltre a gestire il ristorante, è un collezionista di auto d’epoca: ha ben 27 maggiolini, oltre a 3 Bulli, due storici furgoni FIAT, una Topolino, una Balilla e ben 350 biciclette. Se questa non è passione…
Promette che mi manderà qualche foto, e io non vedo l’ora di vederle.
Per questa sera però mi basta aver cenato tipico, bene e aver speso il giusto.
Ringrazio il simpaticissimo Gianni, do un ultimo sguardo al locale, con il pensiero mando un bacio al mio nonno lassù e vado a perdermi per le vie della città…
Località: Dall’Antiquario, Via Ludovico Maremonti 3 – Lecce
Data viaggio: 29 dicembre 2021
Con chi ho viaggiato: da sola
Dove dormire: Dimi House, Via Filippo Bacile 19 – Lecce
Cosa vedere nei dintorni: Lecce è assolutamente da vedere. Nei dintorni suggerisco anche Otranto, Ostuni, Alberobello, Locorotondo…
Note: costo della cena con una bottiglia d’acqua: 23€
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