Una giornata tra belle strade da percorre, panchine giganti e personaggi Disney
Volete vivere una giornata fuori porta all’insegna di belle strade da percorrere e splendidi panorami a pochi km da Milano, ma non sapete dove andare?
Salite a bordo della Honda HR-V con me, perchè ho l’itinerario giusto per voi.
Un percorso che vi porterà lungo strade tortuose, costeggiate da alberi innevati, fino ad arrivare ad una panchina gigante da cui poter ammirare un panorama mozzafiato, per giungere infine a scoprire uno degli Orridi più famosi d’Italia.
Siamo in Lombardia e l’itinerario che vi propongo si sviluppa tra le cime e il lungolago di Como: 180 km di puro piacere di guida per una escursione di giornata che ricorderete a lungo.
La strada
A bordo della nuova Honda HR-V, abbiamo lasciato Monza imboccando la SS36 del Lago di Como e dello Spluga e l’abbiamo percorsa fino all’uscita Valsassina (vedere le info utili in fondo all’articolo).
Lungo questo primo tratto di strada ho avuto modo di testare i diversi sistemi di assistenza alla guida della B-Suv della casa giapponese ed è stato un vero piacere: il rilevamento della segnaletica stradale, il cruise control adattivo, il mantenimento della corsia e il rilevatore di veicoli nell’angolo cieco funzionano bene e fanno sì che si viaggi senza pensieri anche quando il traffico si fa più intenso.
Una volta imboccata l’uscita per la Valsassina, ci si trova sulla strada provinciale 62, per poi arrivare a Taceno e imboccare la SP67, il tratto di strada più interessante del percorso.
È un percorso tutto curve che regala molto divertimento agli appassionati della guida; solo fate attenzione perché la carreggiata è piuttosto stretta ed è doppio senso.
Anche qui la HR-V si è comportata davvero bene e si è distinta per piacevolezza di guida, una buona tenuta di strada e anche un eccellente lavoro delle sospensioni che ben assorbono le diverse asperità dell’asfalto, che qui non mancano.
A spingerla ci pensa il sistema full hybid e:HEV, che vede come protagonista il motore elettrico da 96 kW, affiancato dal generatore trascinato dal quattro cilindri 1.5 a benzina. Poco assetato e piuttosto silenzioso in città, sulle strade a lunga percorrenza e in salita beve un po’ di più e alza il tono di voce, ma senza rovinare la piacevolezza del viaggio.
Arrivati a destinazione, in cima all’Alpe Giumello, mi sono presa del tempo per scattare qualche foto della mia compagna di viaggio (presto vi racconterò di più di lei e volevo avere tutte le foto necessarie per farvela conoscere meglio), poi però la fame ha iniziato a farsi sentire e così ci siamo diretti al ristorante Capanna Vittoria.
Pranzo con vista al ristorante Capanna Vittoria
Se dovessi dare un voto al ristorante Capanna Vittoria solo per la vista di cui si può godere dalla sua terrazza e da alcuni tavoli interni, questo sarebbe indubbiamente un 10.
Se però devo giudicare anche la qualità della cucina… Beh, il giudizio complessivo scende a un 6.
Non si tratta certo di una media matematica, perché la proposta è ricca e varia, ma i piatti che ho provato non mi hanno entusiasmata e lo spazio a disposizione tra i vari tavoli era pressoché inesistente, cosa che non amo molto.
Noi abbiamo preso un piatto di pizzoccheri, un piatto di brasato al Chianti, una porzione di polenta taragna, una coppa di castagne (a cui ho chiesto di non aggiungere né il gelato né la panna previsti), una bottiglia d’acqua, un caffè e il conto è stato di 40,50€, coperto incluso.
Big Bench vista lago
Concluso il pranzo, abbiamo imboccato il sentiero che costeggia il ristorante e in poco più di venti minuti di cammino abbiamo raggiunto la Big Bench #223 in località Alpeggio Chiaro (Vendrogno).
Si tratta di una delle oltre 270 panchine giganti dislocate in diversi punti panoramici d’Italia e d’Europa.
A dare il via all’iniziativa Big Bench Community Project (BBCP) sono stati il designer americano Chris Bangle (sì, proprio il designer di FIAT e BMW tra gli anni ’80 e ’90) e sua moglie Catherine, cittadini di Clavesana, in Piemonte, dal 2009.
L’idea è nata per sostenere le comunità locali, il turismo e le eccellenze artigiane dei paesi in cui si trovano queste installazioni fuori scala, accessibili a chiunque e che permettono di godere di meravigliosi panorami.
In questo caso l’affaccio è pazzesco perché, accoccolati sulla panchina, si possono ammirare le splendide cime innevate che fanno da cornice al lago di Como, identificare Bellagio e la diramazione del lago tra il lecchese ed il comasco, Menaggio, Villa del Balbianello, Dongo e Gravedona.
Una vera meraviglia per gli occhi e il cuore.
Consiglio vivamente di arrivarci verso l’ora del tramonto, quando il cielo si tinge di arancione e l’atmosfera diventa super romantica.
Noi, però, avevamo voglia di raggiungere un’altra meta interessante, e io volevo divertirmi ancora un po’ sui tornanti con la Honda HR-V, quindi la vista del tramonto l’abbiamo rimandata a un’altra volta.
La strada dall’Alpe Giumello a Bellano
Come avvenuto per la prima parte del viaggio, anche lungo i 20 km di strada che dall’Alpe Giumello porta a Bellano gli amanti della guida si divertiranno e non poco. Certo, il manto stradale non è un biliardo e specie in questa stagione bisogna fare attenzione al ghiaccio, ma i tornanti e contro tornanti che la caratterizzano sono davvero divertenti da affrontare.
Purtroppo il mio smartphone traballava un po’, ma guardate che spettacolo…
Bellano e l’Orrido vestito a festa
Arrivati a Bellano, superata la missione parcheggio, ci siamo diretti verso l’Orrido, pronti a vivere l’emozione dell’Orrido Magic Christmas Lights – Un Natale da favola tra luci e personaggi Disney.
Ok, qui devo fare una confessione: sarei falsa se vi dicessi che è stata una passeggiata tutta rose e fiori. Pur amando la montagna, ho una discreta paura dei percorsi “sospesi”. E qui ci sono solo quelli.
Niente di traballante, anzi. Le passerelle sono perfettamente ancorate alla roccia, ma se come me temete il vuoto, preparatevi a non sorridere soltanto.
Per fortuna il mio compagno di viaggio è stato molto paziente e così, un passo dopo l’altro, ho preso un po’ più di fiducia, tanto da arrivare a farmi fotografare abbracciata al simpaticissimo Olaf di Frozen senza i lucciconi agli occhi.
Conclusa la visita all’Orrido, ci siamo presi del tempo per passeggiare tra gli stretti vicoli di questa graziosa cittadina affacciata sul lago di Como: sono incantevoli, soprattutto addobbati a festa.
Se volete seguire il nostro esempio, ricordatevi di coprirvi bene perché sia qui che durante il percorso all’Orrido il freddo si fa sentire parecchio.
Sulla via del ritorno, tiriamo le somme
A proposito di freddo, non avete idea di quanto abbia apprezzato risalire a bordo della Honda HR-V e poter attivare il riscaldamento sedile e volante… Soprattutto il primo, sarà un optional must have per la mia prossima auto personale.
Detto questo, rientrare a Monza da Bellano è un gioco da ragazzi: basta infatti imboccare la SS36 ed è fatta. Se non si ha la sfortuna di trovarla intasata, in meno di un’ora si arriva alla meta.
E qui si tirano le somme.
Abbiamo percorso 180 km e, se la superstrada è noiosa, per il resto ci siamo divertiti parecchio. Abbiamo raggiunto i 1.538 metri di altitudine, goduto di una splendida vista lago e siamo tornati bambini abbracciando i tanti personaggi Disney.
Manca qualcosa? Ma certo, so bene che siete curiosi e volete sapere quanto abbiamo consumato con la Honda HR-V full hybrid. Vi accontento subito.
La media rilevata dal computer di bordo è stata di 5,5 l/100 km, abbiamo quindi percorso più di 18 km con un litro.
Mica male, non trovate?
Info utili
Il percorso
Alpe Giumello – Casargo (LC) – Lombardia
40 km da Lecco
70 km da Como
80 km da Monza
80 km da Bergamo
95 km da Milano
Dall’Alpe Giumello a Bellano: 20 km
Nota importante
Il giorno dopo il nostro tour, c’è stata un’importante frana lungo la SS36DIR per la Valsassina e il tratto è stato chiuso al traffico. Per seguire il percorso che abbiamo fatto noi dovrete quindi uscire a Lecco centro e da lì raggiungere l’imbocco della SP36.
In alternativa potete raggiungere Bellano e da lì salire all’Alpe Giumello, solo farete la stessa strada sia all’andata sia al ritorno.
Il parcheggio
Il parcheggio all’Alpe Giumello è a pagamento anche nei giorni festivi.
A Bellano ci sono parcheggi liberi, a disco orario e a pagamento.
Con quale auto ho viaggiato
Honda HR-V e:HEV Full Hybrid Advance
Auto in prova fornita da Honda Italia
Con chi ho viaggiato
Con un amico
Data viaggio
8 dicembre 2022
Cosa vedere nei dintorni
In alternativa alla coppiata Alpe Giumello – Bellano, potete decidere di dedicare la giornata a chilometri e chilometri di belle strade da percorrere, facilissime passeggiate e spettacolari panorami andando prima alla “Passerella Panoramica ai Piani dei Resinelli” e poi all’Alpe Giumello.
Altra possibilità: percorrendo la SS36 verso Bellano, uscite ad Abbadia Lariana e raggiungete Lierna: fate quattro passi in riva al lago, la sua spiaggetta è un incanto. Potete poi decidere se restare a pranzo al Crotto o se proseguire verso Bellano per visitare l’Orrido e arrivare all’Alpe Giumello giusto in tempo per il tramonto.
Caspita che bel viaggio in una giornata hai proposto .
La tua spiegazione è stata molto bella e molto interessante.
Trasmetti il piacere di viaggiare.
Vien proprio voglia di fare questa gita, fuori porta, anche a me.