“Come due pianeti”, primo libro della tagliente voce del web Masse78, è un romanzo scorrevole e leggero, ma non banale. Con le sue pagine, infatti, Masse78 porta il lettore a riflettere sull’importanza di prendersi del tempo per ascoltarsi e provare a capirsi, sul valore del dialogo all’interno della coppia, sul non adagiarsi in situazioni che non ci rendono pienamente felici, ma che cambiare sarebbe “troppo complicato”.
Come ho scoperto “Come due pianeti”
Ho perso il conto delle volte in cui ho letto i pensieri di Masse78 sui social: mi ritrovo spesso in quel che scrive nelle sue battute e nei sui “micro racconti”. Ok, spesso mi ricorda anche che non ho più vent’anni (cavoli, io ne ero ancora convinta 🤣), ma lo perdono perché sono proprio divertenti.
Detto questo, confesso che non sapevo avesse scritto un libro fino a quando Sperling&Kupfer non mi ha sottoposto la trama di “Come due pianeti” per chiedermi se potessi essere interessata a leggerlo: ho risposto di sì in un attimo, perché in quelle poche righe di presentazione, oltre al nome della co-protagonista uguale al mio, qualcosa ha attirato la mia attenzione.
Le dinamiche uomo – donna mi hanno sempre affascinata, ma qui si parlava anche d’altro: un evento imprevisto che cambia la vita, che porta a fare scelte inaspettate e a percorrere strade che non avremmo mai immaginato di voler percorrere. E in questo mi sono subito ritrovata.
Così come, grazie a Sperling, mi sono subito ritrovata tra le mani questo libro.
Di cosa parla il primo romanzo di Masse78
Protagonista di “Come due pianeti” è Marco, trentenne che dal sud si è trasferito al nord in cerca di “una vita migliore”, e al suo fianco c’è Francesca, nata nello stesso paesino di Marco ma trasferitasi al nord con la famiglia quando era ancora ragazza.
I due sono fidanzati e convivono in un piccolo appartamento di Milano, hanno una vita e un lavoro come quelli di tanti, ma un giorno tutto cambia: Marco torna nel paese d’origine per dare l’ultimo saluto al professore che l’aveva aiutato a trasferirsi al nord e scopre che il docente ha designato lui come unico erede della sua enorme residenza d’epoca.
È la svolta! Marco e Francesca devono decidere cosa fare: vendere tutto e usare i soldi guadagnati per vivere al nord o cambiare vita e prendersi cura di quella dimora?
Inizia così un viaggio che porterà i due giovani a confrontarsi con il loro (a tratti doloroso) passato, a guardarsi dentro e a cercare di capire sé stessi e se stare insieme sia ancora la cosa giusta da fare: perché a volte si sta vicini anche quando si viaggia ormai su pianeti diversi e distanti, ma non si dice nulla perché ci si adatta e adegua alla situazione. E allora ci pensa la vita a sparigliare le carte…
Perché leggere “Come due pianeti” di Masse78
Non aggiungo altro alla trama perché non voglio rischiare di spoilerare troppo, ma voglio dirti perché secondo me dovresti leggere questo libro.
Come detto, “Come due pianeti” è un romanzo leggero e delicato, ma non banale.
È una storia che parla d’amore, di ritorno a casa e alle origini, di ricerca di sé stessi.
A volte la vita che sogniamo, che abbiamo idealizzato, in realtà non è poi come la immaginavamo e allora dobbiamo fermarci, se non addirittura fare quello che potrebbe sembrare “un passo indietro”. A volte, nella vita come in amore, bisogna perdersi per poi ritrovarsi.
E questo romanzo ci ricorda proprio questo: dobbiamo avere il coraggio di perderci in nuove e inaspettate situazioni, che a volte all’inizio possono anche spaventare.
Dobbiamo avere il coraggio di metterci sempre in discussione e in gioco se vogliamo capire qual è davvero la strada giusta per noi.
Dobbiamo avere il coraggio di fare scelte che possono sembrare azzardate, dobbiamo avere il coraggio di vivere!
Che dici, ti attira questo romanzo? Conoscevi già Masse78?
Raccontamelo nei commenti qui sotto e ricorda di condividere l’articolo con gli amici a cui pensi potrebbe interessare.
Io ti aspetto qui e sui social, con il prossimo libro e il prossimo viaggio da raccontare e condividere…
📖 Come due pianeti
✒️ Masse78
📚 Sperling&Kupfer
