Bassano del Grappa, uno dei centri più popolosi e ricchi del Veneto, attira visitatori da ogni luogo grazie alla sua lunga storia, alle sue specialità culinarie e alla bellezza del suo centro storico.
Da anni desideravo visitarla e finalmente l’occasione per farlo è arrivata.
Il tempo a mia disposizione, però, è stato poco, così ho dovuto fare una selezione di cosa vedere e cosa rimandare a una prossima visita.
Una selezione che oggi condivido con voi, per suggerirvi le cinque attrazioni assolutamente da vedere a Bassano del Grappa in sole cinque ore.
Dove parcheggiare e da dove iniziare il tour
Raggiungere Bassano del Grappa è piuttosto facile e veloce: da Monza ho prima percorso l’autostrada A4, a seguire la A31 e poi la Superstrada Veloce verso Pedemontana Veneta. Tutte strade a scorrimento veloce quindi, tranne gli ultimi km che sono su strade statali. In totale ho percorso 250 km.
Nel navigatore vi suggerisco di inserire come meta Via Santa Caterina, 101: lì troverete un ampio parcheggio gratuito a vostra disposizione, nonché il punto ideale per iniziare la vostra rapida visita.
Vi basterà infatti salire la gradinata di destra che dal parcheggio porta al Viale dei Martiri per ritrovarvi alle porte del centro storico.
Le cinque cose assolutamente da non perdere a Bassano del Grappa
Il centro cittadino è davvero una chicca, con i suoi palazzi affrescati, suggestivi scorci sul fiume e i tanti monumenti che raccontano la storia della città.
Ed ecco quali sono i cinque assolutamente da non perdere:
- Castello degli Ezzelini e mura della città: le mura del castello risalgono al primo decennio del XII secolo. Attualmente il Corpo di Guardia è utilizzato per mostre temporanee, mentre il camminamento è percorribile e vi consiglio di farlo fino alla fine, dove troverete una pedana in legno che vi consentirà di godere di uno splendido scorcio sul Ponte Palladiano, noto come Ponte Vecchio.
- Ponte Palladiano, noto anche come Ponte Vecchio: la prima data certa della presenza di una struttura in questa zona è del 1209, ma il ponte così come lo vediamo ora si deve a un disegno del Palladio del 1569.
Con il passare degli anni, anche a causa degli eventi bellici e delle brentane, il ponte è stato ripetutamente distrutto e ricostruito, ma sempre in modo fedele al disegno del grande architetto veneto.
Nel 2019 il Ponte Vecchio di Bassano, noto anche come Ponte degli Alpini, è stato dichiarato Monumento Nazionale.
Qui si incontrano spesso gruppi di alpini intenti a brinare e cantare, personalmente non mi sono trattenere dal chiedergli un selfie in compagnia.
- La statua del “Bacin d’amor”: situata in Piazzetta Angarano, all’imbocco in Destra Brenta del Ponte degli alpini, la scultura in bronzo ricorda il “bacio d’amore” e di commiato tra un alpino in partenza per il fronte e la sua bella citato nella canzone “Sul Ponte di Bassano”, uno dei cori più noti degli alpini.
Inutile dire che quasi sicuramente troverete coppiette riproporre la stessa posa a favore di flash.
Il picco glicemico è assicurato, e direi che in questo caso ce lo si concede con piacere.
- Torre Civica: la sua costruzione risale con ogni probabilità al 1312, periodo in cui venne realizzata la seconda cerchia muraria del borgo. È alta 40 m e larga 14 ed è possibile salire fino in cima per godere di uno splendido panorama su tutta la città e i dintorni.
I gradini che dalla strada portano all’ingresso della torre sono sicuramente i più ripidi e difficili da risalire; poi si prosegue lungo una scalinata in legno piuttosto agevole, fino ad arrivare all’ultimo tratto, caratterizzato da scalini in pietra piuttosto stretti. Qui suggerisco ai più alti di fare attenzione alla testa, perché l’altezza del soffitto diminuisce drasticamente.
Insomma, per arrivare in cima un pochino si fatica. Ma vi garantisco che ne vale la pena.
- Libreria di Palazzo Roberti: che siate appassionati di libri e letteratura o meno, poco importa. Visitate questa libreria perché è davvero stupenda! Pensate che è stata addirittura inserita nella classifica delle migliori librerie al mondo secondo il Financial Times.
Si trova in un antico palazzo di Bassano, in cui soggiornò anche Napoleone a cavallo tra il 1796 e il 1797, e l’ultimo piano è interamente e magnificamente affrescato.
L’itinerario migliore per vedere il centro di Bassano
Per non rischiare di perdere tempo e andare da una parte all’altra della città per vedere quante più cose possibili, vi riporto qui sotto la mappa con l’itinerario da seguire per vedere i cinque monumenti che vi ho indicato e anche di più.
Se avete parcheggiato dove vi ho suggerito, e avete quindi raggiunto il Viale dei Martiri, attraversate la strada e imboccate Piazzetta Zaine e da lì seguite le indicazioni per il Castello degli Ezzelini.
Dopo il giro delle antiche mura e la visita al Duomo di Santa Maria in Colle, attraversate Piazza Terraglio puntando verso il Brenta.
Dal muretto affacciato sul fiume, seguite la scalinata che costeggia un elegante palazzo rosa e che porta al Ponte Palladiano.
Percorrerlo è ovviamente obbligatorio e queste sono le ragioni principali per farlo:
- Dal Ponte si gode di una splendida vista sul borgo (selfie top garantiti!)
- Sulla sponda opposta vi attende il Museo degli Alpini (da aggiungere alla vostra visita se ne avete il tempo)
- Subito dopo il ponte si trova la statua del “Bacin d’amor”
Tornando verso il cuore della città, non dimenticatevi di prendere un bicchiere di “Mezzo e Mezzo”, popolarissimo aperitivo a base di rabarbaro, tipico di Bassano del Grappa.
Lasciandovi il Ponte alle spalle, imboccate via Ferracina (a destra), girate a sinistra in Via Schiavonetti e raggiungete Piazza Montevecchio. Da lì, tenendo la destra, arriverete a Piazza della Libertà: qui assolutamente da notare è la Loggia dei Podestà!
Lasciandovela sulla sinistra, arriverete in Piazza Garibaldi: qui si trovano la fontana del Bonaguro, che, grazie all’arrivo di una conduttura idrica nel 1898, portò in pieno centro pura acqua di sorgente; la Chiesa di San Francesco con il suo bellissimo chiostro e, poco defilato, l’accesso alla Torre Civica.
Dopo aver visitato la Torre, tornate in Piazza e imboccate via Jacopo da Ponte, così da poter raggiungere la Libreria Palazzo Roberti.
Proseguendo, arriverete lungo Viale delle Fosse, lungo il quale potrete ammirare la terza cerchia di mura cittadine e, svoltando a sinistra in direzione del Grappa, la statua del Generale Giardino, l’unico militare a morire anni dopo la fine del primo conflitto mondiale e a poter essere sepolto all’interno del Sacrario sul Monte Grappa insieme ai suoi uomini morti al fronte.
Subito dopo la statua del Generale, raggiungerete la terrazza panoramica da cui poter ammirare le cime circostanti. Proseguendo a sinistra vi ritroverete nuovamente sul Viale dei Martiri, che prese questo nome a seguito del sanguinoso episodio del rastrellamento del Grappa avvenuto tra il 20 e il 23 settembre 1944 a che culminò con l’esecuzione di trentun giovani partigiani, la maggior parte impiccati agli alberi dell’allora Viale XX Settembre. Ogni albero riporta il nome e la foto del partigiano che vi ha trovato la morte.
Percorrendo tutto il Viale, raggiungerete la scalinata che vi riporterà al parcheggio e alla conclusione di questo breve ma intenso tour.
Sicuramente c’è molto altro da vedere a Bassano del Grappa, ma quello proposto è certamente una buona base di partenza, non trovate?
Info utili
Località
Bassano del Grappa (VI)
35 km da Vicenza
50 km da Padova
90 km da Trento
168 km da Brescia
184 km da Bologna
250 km da Milano
Chi può affrontare questo viaggio
Il borgo è visitabile da tutti, bisogna però tener conto delle diverse pendenze delle strade e del fatto che per accedere al camminamento del Castello degli Ezzelini e, soprattutto, alla Torre Civica bisogna affrontare diversi gradini
Dove mangiare
In centro città ci sono diversi locali e all’infopoint troverete diverse informazioni in merito. Io ho fatto solo una veloce pausa gelato in Piazza Montevecchio da Gelateria Fratelli, ve la consiglio perché hanno gusti davvero interessanti
Dove dormire
Personalmente ho soggiornato ad alcuni km da Bassano, allo Sweet Hotel di Longa di Schiavon. Le camere sono sufficientemente ampie e dotate di tutto il necessario, anche se la moquette sinceramente non mi fa impazzire. Per la colazione sono previsti piatti dolci e salati, oltre alla possibilità di prepararsi degli ottimi estratti di frutta.
Cosa vedere nei dintorni
Le Ville Palladiane sono assolutamente da vedere! Io ho avuto modo di visitare, seppur brevemente, Villa Godi Malinverni a Lugo di Vicenza, la prima villa realizzata su disegno del Palladio e sono certa che vi tornerò presto per scoprire anche la sua area museale.
In alternativa:
- Sacrario Militare sul Monte Grappa: qui sono custoditi i resti di 12.615 caduti italiani della Prima Guerra Mondiale, di cui 10.322 ignoti
- Marostica: famosa nel mondo grazie alla partita a Scacchi a personaggi viventi che viene messa in scena ogni secondo fine settimana di settembre degli anni pari
- Romano d’Ezzelino e il Museo dell’Automobile “Bonfanti-VIMAR” che ha mosso i suoi primi passi nel 1991
Restando in Veneto, vi suggerisco di visitare Vicenza, le Ville Palladiane che la circondano, Verona e il Santuario della Madonna della Corona.
Data viaggio
9-10 luglio 2022
Ho visitato la città in cinque ore durante un weekend in zona
Con chi ho viaggiato
Ho fatto un primo giro della città da sola, il secondo con un gruppo ad aggregazione di Meeters