Degustando vini tra i filari
Filari d’uva a perdita d’occhio contornati da piante di nocciole.
Inizia con questa splendida vista la nostra giornata all’Azienda Agricola Bricco del Cucù di Mondovì.
Ho scoperto questa piccola realtà un paio di anni fa, quando un lettore mi ha fatto recapitare delle loro bottiglie di vino. Tra ottimi bouquet ed etichette fuori dal comune, mi è rimasta in testa.
E quando ho visto che organizzavano un pranzo con degustazione proprio nel weekend in cui avevo in programma un giro nelle Langhe… beh, ovviamente ho subito prenotato.
A gestire l’attività sono Irene e la sua famiglia: viticoltori da generazioni, si occupano in prima persona di tutte le fasi della produzione, dalla vigna alla bottiglia.
Il Bricco del Cucù si compone di otto ettari di vigneto e cinque di noccioleto, dove la maggior parte dei lavori viene eseguita manualmente e a regnare è la filosofia del “produrre meno per avere maggior qualità”.
Dopo una passeggiata tra i filari, Irene ci ha portati alla scoperta delle cantine, dove ci ha mostrato tutto il processo di lavorazione e imbottigliamento.
Vi piacerebbe sapere come avviene? Lo so, sarebbe davvero interessante.
Ma sentirlo dalla viva voce di Irene lo è ancor di più, quindi vi suggerisco di andare a scoprirlo di persona.
Fusione d’arte
L’unica curiosità che vi svelo è legata alle etichette che contraddistinguono alcuni vini del Bricco: il Livor, Il Superboum e il Diavolisanti.
A differenza delle altre etichette della vigna, queste non sono state disegnate per il Bricco, ma rappresentano frammenti dei bellissimi affreschi della chiesa di San Fiorenzo situata a pochi chilometri di distanza da queste vigne.
Curiosità nella curiosità: come avrete notato nella prima foto della gallery qui sopra, l’etichetta del Diavolisanti è composta da due frammenti di affreschi contrapposti. Se la bottiglia è piena spicca il diavolo perché, come ci ha spiegato Irene, “a lasciare la bottiglia in verticale perché piena si commette un peccato, quindi si sta all’inferno”; man mano che si beve, la bottiglia si svuota e viene capovolta, ecco che spicca l’angelo “perché questo vino è talmente buono che bevendolo vi sembrerà di essere in paradiso”.
Non so voi, ma io lo comprerei anche solo per questa geniale idea dell’etichetta.
A ogni vino il suo piatto
E ora veniamo all’ottima degustazione seguita alla visita: cinque differenti vini abbinati ad altrettanti gustosi piatti, per me realizzati anche senza glutine e senza lattosio.
Una vera bontà, soprattutto la tartare con pasta di nocciole. Come dite? Vi sembra un abbinamento inusuale? Beh, vi garantisco che è una bontà infinita… Ho persino comprato la pasta per rifarla a casa.
Lasciare il Bricco senza fare acquisti è praticamente impossibile: a casa con noi sono tornate diverse bottiglie di vino perlopiù rosso (ma anche un paio di bianchi) e poi la crema di mandorle che, come la pasta, è una vera delizia… Provare per credere.
Località: Azienda Agricola Bricco del Cucù – Località del Bricco, 10 Bastia Mondovì (CN)
13 km da Mondovì
46 km da Cuneo
86 km da Torino
242 km da Milano
Data viaggio: 15 maggio 2022
Con chi ho viaggiato: con un amico
Chi può affrontare questo viaggio: persone con difficoltà motorie potrebbero avere difficoltà durante la visita alle vigne, ma potrebbero comunque raggiungere dei punti panoramici per ammirarle senza troppi problemi. Nessun limite, invece, per la visita alle cantine e alla degustazione.
Dove dormire: tra le tante soluzioni disponibili in zona Mondovì, noi abbiamo scelto il B&B Sant’Agostino: situato nella zona bassa della città (Breo), è un piccolo gioiellino dove potrete sentirvi davvero come a casa.
Cosa vedere nei dintorni: Mondovì, i borghi delle Langhe, i borghi del Monferrato
Note: costo visita alla cantina e degustazione: 35€ a persona