Cinque passeggiate da non perdere
Laghi in cui si riflettono meravigliose cime verdeggianti, prati a perdita d’occhio, acqua che scorre impetuosa facendosi cascata, pizzoccheri e frittelle di mele: questo e molto altro è la Valmalenco.
L’ho scoperta la scorsa estate per la prima volta e me ne sono fin da subito innamorata.
Partendo da Milano, la si può raggiungere in un paio d’ore (che possono diventare quattro se siete sfortunati col traffico).
Arrivati sul posto, le passeggiate che si possono fare sono tante e trovare quella più adatta a voi non sarà certo difficile.
Io ne ho selezionate cinque.
1. Da Sant’Elisabetta a Sant’Antonio: facile
Adatta a tutta la famiglia, anche con passeggini
Partiamo dalla più semplice, quella che da Sant’Elisabetta sale a Sant’Antonio: una trentina di minuti di cammino da fare lungo la strada semi sterrata e carrabile (anche con passeggino adatto) o attraverso il bosco.
Lungo il percorso si incontra il piccolo borgo di Prabellino… impossibile da non innamorarsene.
Sfogliando la gallery potrete ammirare la bellezza delle case in pietra; alcune di queste risalgono addirittura alla primissima metà del novecento.
Arrivati a destinazione, troverete un rifugio in cui rifocillarvi, una chiesina e il borgo di Sant’Antonio, anch’esso caratterizzato dalla presenza di antiche case in pietra.
Volendo si può raggiungere la meta anche con la seggiovia, ma vi perdereste Prebellino e sarebbe un vero peccato!
2. Lago Palù: facile
Adatta a tutta la famiglia, no passeggini
Da Chiesa in Valmalenco si sale in auto fino a San Giuseppe e da lì fino al Rifugio Barchi.
Dopo aver parcheggiato (sosta a pagamento, 8€ al giorno pagabili solo in moneta), si seguono le indicazioni per il Lago Palù.
Il percorso prevede prima un tratto di strada asfaltata e poi sterrata, prima di immergersi nel bosco.
La camminata non è faticosa, sono sufficienti 30 minuti a passo tranquillo; l’inizio dello sterrato è un po’ ripido, ma con un minimo di attenzione e con un paio di scarpe giuste non si avranno problemi.
Al termine del sentiero, vi si aprirà davanti agli occhi un vero spettacolo della natura: il Lago Palù vi stupirà con i suoi colori e i suoi riflessi.
Il giro del lago si fa in meno di un’ora di cammino e io vi consiglio vivamente di farlo per poterlo ammirare in tutto il suo splendore e godere della sorprendente natura che lo circonda.
Alla fine del sentiero si trova il rifugio Palù: lo scorso anno era chiuso, quindi vi consiglio di portarvi il pranzo al sacco, riportando naturalmente i rifiuti a valle!
3. Rifugio Tartaglione-Crispo: facile
Adatta a tutta la famiglia, no passeggini
Dal parcheggio situato in fondo al paese di Chiareggio (loc. Pian del Lupo), si attraversa il bosco per poi imboccare il sentiero che sale verso il rifugio Tartaglione.
Nell’ultimo tratto la pendenza aumenta un po’ ma nulla di impossibile, se siete stanchi usate la scusa di sostare per qualche minuto per scattare una foto al meraviglioso panorama, mentre prendete fiato.
Lungo il primo tratto del percorso troverete diversi tavoli e panchine in legno dove potervi fermare per un pic-nic o una partita a carte, ma, mi raccomando… niente PC o Tablet in montagna, please! Vi concedo lo Smartphone giusto per fare delle foto; fidatevi che ne farete davvero tante!
La camminata si può fare tranquillamente in mezza giornata. Durante il pomeriggio al rifugio vengono preparate ottime frittelle: non vi sembra un’ottima scusa per raggiungerlo, anche solo per gustare una buona merenda?
4. Rifugio Gerli-Porro: media
Adatta a tutta la famiglia, ma è leggermente più impegnativa rispetto alle altre.
No passeggini
Dal parcheggio situato in fondo al paese di Chiareggio (loc. Pian del Lupo), si attraversa il ponte e si comincia a salire.
Il percorso è ben segnalato e in un’oretta, fermandosi di tanto in tanto per fotografare scorci meravigliosi, si raggiunge il rifugio Gerli – Porro: consiglio di approfittarne per fare una seconda colazione, perché le loro torte sono davvero buonissime.
Per chi lo desidera, con una decina di minuti in più di camminata si può arrivare al Rifugio Ventina.
Diversamente, potete approfittare dei meravigliosi prati per riposare un po’ sdraiati al sole o in riva al torrente, magari leggendo un buon libro (guardate la sezione apposita del sito, magari troverete qualche idea che fa al caso vostro).
5. Alpe Prabello: media
È la più impegnativa delle camminate proposte, ma solo per la durata.
No passeggini
Si parte dal parcheggio situato a metà strada tra Franscia e Campo Moro, a una mezz’ora di strada da Chiesa in Valmalenco.
Per arrivare all’Alpe Prabello (Rifugio Cristina) ci vuole un’oretta e mezza di cammino: tratti di media pendenza si alternano a dolci sali-scendi.
Dopo i primi trenta/quaranta minuti circa di salita (consiglio di entrare nel bosco appena possibile), si arriva ad un bivio. Anche se non segnalato, il rifugio si può raggiungere da entrambi i sentieri, ma il consiglio è quello di seguire il 347 (quello che vi porta tra i prati).
Preparatevi a “perdere” tanto tempo a scattare foto perché i panorami che vi troverete davanti sono davvero mozzafiato.
Una volta arrivati alla meta, godetevi il meritato relax: potrete pranzare al rifugio, prendere uno yogurt fresco direttamente dai produttori (seguite pecore e capre e troverete subito la casetta in cui lo vendono) o scegliere il punto migliore per godervi il vostro pranzo al sacco.
Per tornare indietro, prendete il sentiero alto (guardando il rifugio lo scorgerete sulla sinistra, accanto alla cascatella): in questo modo vi ritroverete a camminare in mezzo a prati infiniti, quasi foste in un dipinto. Scendete verso il rifugio Ca’ Runcasch, ottimo posto dove fare merenda, e ben presto vi ritroverete a incrociare il bivio del mattino.
In totale si percorrono c.a. 13 km, godendo, però, di panorami meravigliosi… direi che ne vale proprio la pena!
Località: Valmalenco (SO)
99 km da Lecco
160 km da città Milano
Data viaggio: agosto 2020
Con chi ho viaggiato: con la famiglia e con amici
Dove mangiare: se vi fermate in valle per il weekend vi suggerisco di cenare in uno di questi ristoranti
– Il Vassallo – Chiesa in Valmalenco: qui potrete degustare sia i piatti tipici della valle, sia quelli più classici della cucina italiana.
Il ristorante si trova in zona Vassalini ed è situato all’interno de “La Cà di vè scuf” (La Casa del Vescovo).
La casa fu per secoli abitata dalla famiglia Vescovo. All’interno di questo edificio è ancora ben visibile il cosiddetto sås di sèt cà (sasso delle sette case), un macigno di dimensioni notevoli sul quale fu edificata la casa, cosi chiamata perché questa nel corso dei secoli giunse ad avere contemporaneamente fino a sette proprietari: a quell’epoca si era proprietari anche solo di uno o due locali, all’interno di una stessa casa.
– Ristorante Braciasco – Località San Giuseppe, Chiesa in Valmalenco: è un mix tra un ristorante e un rifugio di montagna. Il servizio è più “alla buona” rispetto a “Il Vassallo”, ma i pizzocheri che si mangiano qui sono più buoni.
Dove dormire: in Valmalenco ci sono diverse soluzioni adatte a tutti. Dagli hotel ai B&B, senza dimenticare gli appartamenti. Qui trovate diverse proposte.
Regole da non dimenticare mai quando si va in montagna:
- Si cammina solo ed esclusivamente con scarpe adatte allo scopo, niente sandali o scarpe con suola liscia.
- Si usano zaini comodi, che non vi limitino nei movimenti
- I rifiuti si portano sempre a valle: la natura è un dono e dobbiamo averne cura
- Si fanno camminate che sappiamo essere alla nostra portata: purtroppo basta poco per farsi male e non ne vale la pena. Come vedrete se sceglierete una delle camminate che vi ho suggerito, anche un percorso semplice può offrire scorci unici
- Nello zaino non devono mai mancare: giacca impermeabile, copri zaino, calze e maglia di cambio, mappa della zona, telo per stendersi al sole, occhiali da sole, borraccia con scorta d’acqua
- Personalmente consiglio di portare anche: bastoncini (facilitano la camminata), carte da gioco, macchina fotografica, un buon libro, telefono con power bank di emergenza (quando la linea non prende la batteria tende a scaricarsi rapidamente), una tavoletta di cioccolato.
Scoprite di più in questo video.
Ciao il mondo di fra,
concordo, la Valmalenco è bellissima! E le frittelle del Tartaglione una delizia.
Spero di poter tornare presto da quelle parti 🙂
Eh sì, quelle frittelle conquistano tutti ?