Tre ristoranti tipici provati per voi
La città di Orvieto si vede da lontano, abbarbicata com’è su uno sperone di tufo e con la facciata del Duomo che risplende al sole.
Si può visitare in un giorno o potete dedicarle più tempo, cosa che vi consiglio di fare scoprendo qui le cose assolutamente da vedere.
E per una pausa ristoratrice, ecco tre ristoranti provati per voi:
1. Ristorante Duca di Orvieto
Quando la scorsa estate io e le mie amiche abbiamo iniziato a pensare a un tour dell’Umbria, una delle prime cose che ho detto loro è stata: “Voglio tornate a Orvieto a mangiare le umbrichelle ubriache”.
Loro mi hanno guardata come se l’ubriaca fossi io, ma mi hanno assecondata.
E così eccomi, dopo una dozzina d’anni, nuovamente seduta a un tavolo di questo ristorante.
La prima volta che ci venni, la proprietaria mi suggerì di provare un piatto tipico della città, le sopracitate “umbrichelle ubriache”. Si tratta di un tipo di pasta, umbrichelle appunto, in ristretto di vino rosso con ricotta salata grattugiata: questa è una ricetta storica la cui preparazione necessita tre giorni, il vino viene messo a bollire per almeno 10 ore finche’ non diventa denso, solo allora viene utilizzato per impastare le umbrichelle e preparare il sugo.
Ricordo ancora che, terminata la mia porzione, alla domanda “gradite ancora qualcosa?” risposi prontamente “un altro piatto di queste, grazie”.
La proprietaria sorrise soddisfatta e io mi ripromisi di tornare presto a Orvieto per gustarmele nuovamente. Beh, ci ho messo un po’, ma alla fine eccomi nuovamente qui a mangiarmene una porzione bella abbondante.
Prima però abbiamo ordinato guanciale stagionato croccante servito su un letto di insalata con due tipi di aceto balsamico in restrizione e fette di pane unto. Una vera prelibatezza.
Confesso che il dolce non mi ha fatta impazzire, ma nel complesso direi che è stata un’ottima cena.
Spesa media a persona: 30€ per un antipasto condiviso, due primi, due dolci, acqua e due calici di vino
Voto: 8
Il Ristorante Duca di Orvieto si trova in Via della Pace, 5
2. Antica Trattoria dell’Orso
Abbiamo cenato in questo ristorante, individuato grazie al suggerimento di un collega, per ben due sere su tre: è quindi inutile che vi dica che qui si mangia bene.
Il locale è curato, il personale gentile e attento e il menù è molto invitante.
Tra le varie portate, noi abbiamo scelto i tortelli di stracotto d’anatra con il suo fondo e finocchietto, la pasta dell’Orso (con pomodoro, parmigiano, scamorza fresca e basilico), la tagliata di manzo, la caprese con mozzarella di bufala e i dolci della casa.
Spesa media a persona: 20-25€, ma molto dipende dai piatti scelti.
Voto: 8+
L’Antica Trattoria dell’Orso è situata in via Misericordia, 16
3. Bar – Caffetteria Hescanas
Qui abbiamo consumato il nostro primo frugale pasto in città: un’insalatona e delle bruschette con vista sul Duomo. Il bello delle cose semplici!
Nel menù sono previsti anche diversi piatti della tradizione, a detta di un’amica orvietana tutti molto buoni.
Spesa media a persona: meno di 10€ a testa, vista la posizione direi che è stato un vero affare.
Su vari siti ho letto recensioni negative di questo locale: personalmente mi sono trovata bene sia per il cibo sia per il servizio riservatomi, ma ho semplicemente consumato il pranzo ai tavolini all’aperto (senza usufruire di altri servizi, es. toilette).
Il Bar – Caffetteria Hescanas si trova proprio in Piazza del Duomo, 31
E ora non vi resta che scegliere il ristorante che fa più al caso vostro e farmi sapere che ne pensate nei commenti qui sotto.
Località: Orvieto
45 km da Viterbo
80 km da Perugia
131 km da Grosseto
Data viaggio: agosto 2021
Con chi ho viaggiato: con amiche
Dove dormire: Hotel Duomo – Orvieto
Buona struttura situata a pochissima passi dalla Cattedrale: le camere sono ampie e pulite, il personale gentile e disponibile, la colazione varia e abbondante
Cosa vedere nei dintorni: l’Umbria è davvero stupenda quindi avrete l’imbarazzo della scelta. Qui trovate alcuni suggerimenti
Note: se volete scoprire tutto, ma proprio tutto, della splendida Orvieto e della sua storia, vi suggerisco di partecipare ad una visita guidata in compagnia della bravissima Cristina De Angelis