Un borgo che vi porterà indietro nel tempo
Bevagna, piccolo borgo situato nel cuore dell’Umbria, è sicuramente meno famoso rispetto ai più noti Assisi, Perugia e Spello, eppure vi garantisco che merita di essere visto.
Per godere appieno e fin da subito della vostra visita, vi suggerisco di entrare nel borgo dal ponte sul Clitunno, ovvero da Porta Todi: oltre ad ammirare gli antichi lavatoi, avrete modo di ammirare bellissimi scorci. Pochi passi e vi ritroverete nella piazza principale e a perdervi tra gli stretti e caratteristici vicoli di uno dei Borghi più belli d’Italia e Bandiera Arancione del Touring Club Italiano.
La piazza principale del paese è intitolata a Filippo Silvestri, uno dei padri fondatori dell’entomologia italiana, nato a Bevagna nel 1873: a farle da cornice sono il Mercato Coperto e il Teatro Francesco Torti (ex Palazzo dei Consoli), la chiesa di San Silvestro e quella di San Michele Arcangelo.
Palazzo dei Consoli, ora Teatro Francesco Torti: simbolo dell’orgoglio comunale e sede del potere civile. Ospitava la residenza del Governatore, la sala del Consiglio grande, l’archivio, il carcere. In seguito ai danni del terremoto del 1832 e al trasferimento del Comune in altra sede, venne trasformato in teatro.
Mercato coperto: qui abbiamo potuto ammirare la riproduzione di diversi ambienti legati ad antichi mestieri come lo scriptorium, la taverna, la cartiera e il mercato. Un tuffo nel passato fatto semplicemente spostando una tenda.
Chiesa di San Michele Arcangelo: tra quelle visitate a Bevagna è sicuramente la mia preferita. Prima di entrare, non potrete fare a meno di ammirare il bellissimo portale di accesso, ma a sorprendervi di più sarà l’interno, caratterizzato da tre navate divise da colonne, presbiterio sopraelevato e cripta a quattro navate.
Chiesa di San Silvestro: più cupa rispetto alla precedente, l’interno vede un presbiterio rialzato e cripta. La sua facciata è rimasta incompiuta e non c’è traccia di un campanile.
Poco distante da Piazza Silvestri, vicino a Porta Cannara, si trova la Chiesa di San Francesco dove è custodita la pietra da cui, secondo la tradizione, San Francesco predicò agli uccelli in località Pian d’Arca.
Da non perdere assolutamente sono infine il Teatro Romano e la casa Medievale.
In passato la città era un grandissimo porto fluviale, una lingua di terra in un enorme lago: risalendo il Tevere, qui giungevano merci che poi venivano portate a nord tramite la Flaminia.
Anche per questa ragione, secondo alcuni studiosi, qui si trovava uno dei più grandi teatri dell’impero romano.
Teatro Romano: al termine della stagione dei combattimenti tra gladiatori, numerosi edifici furono costruiti sfruttando i muri e le volte degli ambulacri, quindi è rimasta solo una piccola traccia della gloria di un tempo di questo luogo ed è tutta racchiusa in questo ambiente. Qui potrete anche osservare da vicino un antico argano vitruviano.
Casa Medievale: più che una visita, qui vivrete un’esperienza. Filippo Orlando, la guida, è veramente preparato e vi svelerà innumerevoli aneddoti legati al mondo medievale che ancora trovano riscontro nella nostra vita di tutti i giorni. Vi sottoporrà a dei quiz e vi farà sorridere mettendo in luce le caratteristiche tipiche di chi risiede in una regione piuttosto che in un’altra. Complici anche il riallestimento fedele all’epoca e il pavimento originale duecentesco, farete sicuramente un viaggio indietro nel tempo in pieno stile Benigni e Troisi nel film “Non ci resta che piangere”.
Il borgo di Bevagna è visitabile in mezza giornata o poco più quindi vi consiglio di concludere il tour con un bel pranzetto al “Ristorante Osteria del Podestà”: non dispone di molti tavoli, quindi vi suggerisco di prenotare. Il cibo è buono e i prezzi sono nella media.
Località: Bevagna (PG), Umbria
35 km da Perugia
63 km da Terni
Data viaggio: tra il 7 e il 14 agosto 2021, durante un Tour dell’Umbria
Con chi ho viaggiato: con amiche
Chi può affrontare questo viaggio: nessuno dovrebbe aver problemi a visitare il borgo, anche se il terreno in certi tratti un po’ accidentato potrebbe creare qualche difficoltà alle persone in carrozzina e/o a chi viaggia con passeggini
Dove dormire: durante la prima parte del viaggio abbiamo soggiornato presso l’agriturismo “Le Terrazze” di Valfabbrica: sinceramente non me la sento di suggerirvelo, sia per la struttura in sé sia per il servizio e la qualità del cibo. Vista la posizione ottima, si potrebbe fare molto di più.
Ad Orvieto, invece, abbiamo soggiornato presso l’Hotel Duomo, e questo ve lo consiglio assolutamente! Buona struttura a pochissima passi dalla Cattedrale, le camere sono ampie e pulite, il personale gentile e disponibile, la colazione varia e abbondante.