È iniziato così, con la lettura di questo libro, il mio approccio a uno dei periodi più brutti e bui della storia dell’umanità.
Ero poco più che una ragazzina, avevo soltanto pochi anni più di Anna Frank, quando per la prima volta ho letto il suo diario.
Un diario che ha la potenza di entrarti dentro e di non lasciarti mai più.
Un diario che ti porta a riflettere su quanto siamo fortunati, su quante cose abbiamo e diamo per scontate.
Un diario che ti fa scoprire quanto folle può essere l’uomo.
Qualche anno fa sono stata ad Amsterdam e la prima meta del mio viaggio è stato il rifugio di Anna, la sua cameretta di due metri per due.
Ricordo di aver trascorso diverse ore in coda per entrare, ascoltando le persone raccontarsi tra loro quel che ricordavano del diario, quel che li aveva più colpiti.
C’era un meraviglioso mix di lingue e culture, persone da ogni parte del mondo. Tutte lì per vedere il rifugio in cui Anna e la sua famiglia, insieme alla famiglia di Peter, hanno vissuto gli ultimi anni delle loro vite.
Non so quanto tempo ho trascorso in quella casa, ma so che ad ogni passo venivo investita da mille emozioni diverse che sono difficili persino da descrivere. Ricordo di aver pianto tanto e so che Anna sarà sempre nel mio cuore.
Vi prego, leggete e regalate il suo diario.
Per non dimenticare.
📚 Diario
✒️ Anna Frank
🔖 Einaudi
