“La città che muore”
La vedi lì, arroccata su uno sperone tufaceo eroso dal tempo, e ti rendi conto che le foto che per mesi e mesi hai ammirato su Instagram, non le rendono abbastanza giustizia.
Perché per quanto possano essere belle, la Civita di Bagnoregio lo è ancora di più. È bella da togliere il fiato.
Erano anni che sognavo di visitarla e finalmente ci sono riuscita.
Ecco, forse avrei potuto scegliere un periodo migliore per farlo e non il 13 di agosto con 42 gradi all’ombra.
Le mie sante amiche mi hanno seguita in questa folle avventura e così, dopo una pausa rigenerante sotto le piante del belvedere che si affaccia sulla Civita, ci siamo incamminate lungo la strada che porta al borgo. Dopo aver disceso una trentina di gradini e percorso via Bonaventura Tecchi, abbiamo raggiunto l’inizio del ponte.
Per fortuna che lì accanto c’è una fontanella: sfruttatela per riempire la borraccia se non volete che l’attraversamento diventi una sorta di camminata nel deserto e che la Civita vi sembri più un miraggio che una splendida realtà.
Poi fate un bel respiro, soprattutto se soffrite di vertigini come me, e avviatevi. Tranquilli, non passerà molto tempo prima che il fascino della rocca arrivi a distrarvi dalle vostre paure.
Resistere all’impulso di scattare foto a raffica sarà impossibile, ogni inquadratura vi sembrerà magica e avrete la sensazione che il tempo scorra più velocemente di quanto faccia realmente.
Arrivati alla Porta di Santa Maria, l’antico accesso al borgo, troverete ad accogliervi due leoni di pietra; una volta che li avrete superati, avrete certamente la sensazione di aver fatto un salto indietro nel tempo.
Nonostante sia stata ribattezzata “la città che muore”, mi sento di poter affermare che Civita di Bagnoregio è piena di vita: nei fiori che ne invadono i vicoletti, nei gatti che passeggiano o si riposano al sole…
E poi c’è la gente, la tanta gente che ogni giorno decide di visitare il borgo riempiendolo con voci colme di gioia e stupore. Certo, per fare foto forse non è il massimo, ma a me è piaciuta così tanto anche per i volti felici e sorridenti che ho visto intorno a me.
Il cuore del borgo è indubbiamente la graziosa piazza San Donato, sulla quale si affaccia il Duomo dedicato al Santo e risalente al 1699.
Visitata la chiesa, prendetevi del tempo per raggiungere i punti panoramici del borgo e ammirare la meravigliosa Valle dei Calanchi, sono certa che ne rimarrete ammaliati.
E poi perdetevi tra i vicoli e godetevi il momento, perché quando ripercorrerete il ponte lasciandovi la Civita alle spalle, sono certa che un po’ di malinconia la sentirete…
Io ho voluto chiudere il mio pomeriggio in questo luogo magico scattando una foto con la lensball, così da poterlo conservare come se fosse una di quelle palline con la neve, che contengono paesaggi da sogno, ma in questo caso si tratta di una splendida realtà.
Località: Civita di Bagnoregio
23 km da Orvieto (Umbria)
28 km da Viterbo (Lazio)
Data viaggio: 13 agosto 2021
Con chi ho viaggiato: con le mie più care amiche
Chi può affrontare questo viaggio: chiunque non soffra di problemi di deambulazione può raggiungere la Civita. Per i disabili la situazione è sicuramente più complicata perché il percorso è un po’ impegnativo. Vi suggerisco di contattare l’Azienda di promozione turistica.
Dove mangiare: noi abbiamo pranzato a Bolsena, ma anche a Bagnoregio troverete sicuramente localizzi interessanti
Dove dormire: noi abbiamo soggiornato ad Orvieto
Hotel Duomo – Orvieto
Buona struttura situata a pochissima passi dalla Cattedrale: le camere sono ampie e pulite, il personale gentile e disponibile, la colazione varia e abbondante.
Cosa vedere nei dintorni: Bolsena dista pochi chilometri e merita sicuramente una visita. Da Bagnoregio potrete inoltre raggiungere facilmente diverse cittadine dell’alto Lazio, ma anche l’Umbria con Orvieto e Todi merita sicuramente una visita.
Note: per raggiungere la Civita, vi consiglio di lasciare l’auto nei parcheggi alle porte di Bagnoregio. Da lì potrete attraversare la cittadina a piedi o utilizzare il servizio navetta che dal parcheggio principale porta direttamente al Belvedere (1€ a persona per andata e ritorno). L’accesso alla Civita ha un costo di 5€.
Davvero stupenda